IL MEDIOEVO

 

Quando nel 476 d.C. cadde l’Impero Romano i Barbari di Alarico e Genserico già scorrazzavano per l’Italia e le nostre contrade.
La desolazione che essi apportavano fu causata dall’abbandono delle terre, dalle loro rapine, dalla rassegnazione delle popolazioni che subivano passivamente le invasioni di Bizantini, Eruli, Sciri, Rugi, Ostrogoti, Visigoti e Goti che presero Taranto e i territori circostanti nel 560. Nel 568 poi, scesero a conquistare le nostre terre i Longobardi che raggrupparono quest’area nel ducato di Benevento. Laterza appartenne al Vescovo di Acerenza. Dopo la caduta dell’Impero dei Franchi cominciarono a sorgere autonomie locali per le libertà delle future Università. Nell’827 i Saraceni dalla Sicilia invasero il meridione occupando Taranto e le nostre zone.



Cacciati dalle Repubbliche Marinare, sbarcarono di nuovo da noi nell’863 ma, nell’880, l’Imperatore Basilio li sconfisse e cacciò dalle nostre terre. Questi però tornarono nel 927 e misero a ferro e a fuoco le nostre terre lasciando desolazione e morte. Nella contrada difesa Murgia vi è un luogo detto Lamia Saracina, qui si accamparono questi predoni. Fra alterne vicende le nostre zone divennero possedimento degli Imperatori di Germania fino all’arrivo di Normanni che cacciarono definitivamente Bizantini e Saraceni. I Normanni tennero Matera e contee e castella come Laterza, lo Cannile, la Selva, le Sarole, Pantano. I Vescovi di Acerenza ebbero in feudo Laterza: signori autonomi e autoritari, con loro si creò il feudalesimo e il vassallaggio.