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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Chiesa di Santa Croce fuori le mura

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A Laterza vi erano almeno tre chiese dedicate alla Croce: una - la piu' antica - nel centro storico vicino la chiesa di Santo Spirito; la seconda - fuori le mura - nei pressi del Convento e che vediamo in foto... la terza - la piu' moderna - quella sita in via Roma. In contrada dei Cappuccini o della Croce, vi era un convento dei Padri Cappuccini, e un'antica Chiesa La Chiesa della Santissima Croce, chiamata anche la chiesa del «convento vecchio». La chiesa, era sita in quella che era la pineta innanzi alla facciata del convento dei cappuccini.  Negli anni passati ci fu un progetto per recuperare tale immobile con un progetto che prevedeva una destinazione a sala di concerti. Non se ne fece nulla e la Chiesa è oramai semi distrutta. Veduta con Paese sullo sfondo Prospetto Veduta laterale Interno Veduta arcate interne Veduta d'insieme

LE CHIESE DI SANTA CROCE

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Ci sono state a Laterza almeno tre chiese dedicate alla Croce o a S. Croce. —la prima, e più antica, nel centro storico, vicino la chiesa di S. Spirito; —la seconda, fuori le mura, vicino al convento dei Cappuccini identificabile con la chiesa cosiddetta «Convento vecchio»; —una terza, moderna, è la attuale chiesa di S. Croce, costruita nel 1962 in via Roma, di fronte all'edificio scolastico elementare, per ospitare la parrocchia di S. Croce. Tale parrocchia aveva avuto sede fin dalla istituzione nella chiesa di S. Antonio di Padova, in Piazza Vittorio Emanuele. Nella Bolla di istituzione del 1 maggio 1948 alla nuova parrocchia si assegna il «Rione della Croce», così delimitato: da Via Giannone a Via Roma e Via Dogali

Chiesa di Santa Filomena

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La chiesa sorge al centro dell'abitato. La facciata è in tardi motivi barocchi con pinnacoli; due nicchie contengono due statue in pietra tenera. L'interno ha una nave quadrangolare con due nicchie per lato; sulla parete sinistra vi sono le statue di S. Antonio da Padova e di S. Filomena, mentre sulla destra quella di S. Rocco, datata 1513, ed un'altra non identificata.  Sulla parete di fondo, al lato sinistro dell'altare, vi è una statua dell'Addolorata proveniente dalla chiesa diruta di S. Carlo; mentre la statua dell'Addolorata originaria di S. Filomena si trova oggi nella chiesa di S. Maria degli Angeli, presso l'ex convento dei Cappuccini. Sant'Antonio Statua litica di San Rocco 1513  dello scultore Stefano da Putignano La statua di S. Rocco è quella proveniente dalla distrutta chiesa di S. Rocco su via Roma. La Chiesa di S. Filomena, è stata una chiesa privata della Famiglia Punzi il cui palazzo si affaccia su p

SANT'ANTONIO DEL FUOCO ...

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diceva il Galli nella sua Storia di Laterza: "...pare certo che la Chiesa Matrice fu S. Antonio del fuoco, che tuttavia, sebbene profanata, si può vedere negli ovili, che trovansi a destra del carraro, che mena alla Via di campagna S. Falco. Vi è ancora l'altare e quando, parecchi anni addietro, andai io a vedere tale avanzo di chiesa, vidi ammucchiati ancora nei pressi dell'Altare molti teschi ed ossa umane, come fino a poco tempo fa erano seppelliti nelle Chiese, e come si continuò a praticare nelle altre costruite nell'abitato, fino al 1851, in cui si istituì il Cimitero fuori l'abitato.

LA CHIESA DEL PURGATORIO L'ORGANO

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L'antica Chiesa del Purgatorio rovinò in seguito alle piogge torrenziali del 1757. La nuova chiesa fu fatta edificare, accanto e sul fianco sinistro dell'antica. La Nuova chiesa fu benedetta il 14 luglio 1776 e fu dotata di un organo, realizzato nel 1782, dall'organaro Domenico Rubino... Nelle foto si vede cio' che resta dell'organo dopo il restauro delle suddetta Chiesa...

Chiesa Santa Maria delle Grazie

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La contrada di Santa Maria della Grazia è posta a circa 2 km a Nord dall'abitato di Laterza sulla via per Santeramo. Tutta la contrada si chiama "Candelora". La chiesetta campestre, sec. XVI, è costituita da un unico vano semipogeico, scavato nel masso tufaceo. Il pavimento interno è sottoposto al livello di campagna di circa tre metri ed è raccordato ad esso da una lunga scalinata interna. L'altare centrale interrompe la nave della chiesa, lasciando alle sue spalle un piccolo vano cui si accede attraverso due aperture architravate laterali all'altare stesso. Questo altare è stato costruito successivamente. Originariamente la chiesa era completamente ipogea, con soffitto in roccia. Solo dopo il 1608, si eliminò il soffitto in roccia per creare una volta a botte costruendo il fabbricato esterno oggi visibile con il caratteristico campanile a vela. In quell'occasione fu demolito l'altare originale e costruito il nuovo, in posizione avanzata di circ

IL MANOSCRITTO

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Gli anni 1543 e 1544 sono stati importanti per Laterza perchè ci fu la visita pastorale dell'Arcivescovo Giovanni Michele Saraceno e il primo censimento di chiese, luoghi di culto e popolazione...... In foto la copia dei primi due fogli del manoscritto originale della visita pastorale dell'Arcivescovo Giovanni Michele Saraceno ... Da qui abbiamo iniziato la scoperta e la divulgazione della Storia nostra Laterza....

Chiesa Madonna dei Miracoli

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In essa si è praticato il culto fino agli anni '40 in occasione della festa della madonna dei miracoli che "cadeva" la prima domenica dopo Natale...Detta chiesetta si trova nel cuore del centro storico, sul ciglio della gravina... La Chiesa Madonna dei Miracoli vista dal fondo della Gravina Un quadro affrescato della Madonna dei Miracoli, idealmente sostenuto ai lati da due angeli che spiccano su un drappo di fondo; sul quadro poggiava un ostensorio anch'esso affrescato. Del quadro, oggi barbaramente distrutto, conserviamo una foto, scattata nel 1967 circa, da cui si scorge la Vergine, incoronata da due piccoli angeli, seduta e sostenente in grembo il Bimbo benedicente

EX CHIESA ANIME SANTE DEL PURGATORIO

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Chiesa sconsacrata... posta nelle vicinanze di una delle porte dell'antico Centro Storico. Sarebbe più giusto chiamarla invece di Chiesa del Purgatorio, Chiesa dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima ed Anime Sante del Purgatorio. L'antica chiesa del Purgatorio rovinò in seguito alle piogge torrenziali del 1757. Vecchia Chiesa La nuova chiesa fu fatta edificare, accanto  e sul fianco sinistro dell'antica, per cui fu necessario comprare diverse case confinanti. Per far fronte alle spese furono vendute nel 1768 molti beni della Congrega e i capitali ricavati furono consegnati ad Antonio Perez Navarrete, fratello del Marchese e deputato alla fabbrica della nuova chiesa. Il fratello e vicario del Marchese, ricordato come protettore della congregazione delle anime del Purgatorio, con altri due deputati parteciparono alla contrattazione con le maestranze. La nuova chiesa fu edificata dal Capo Mastro Nicolo' Piccione e dal maestro Pasquale del Benedittis di Taran

CURIOSITA' - CHIESA SAN ROCCO

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La chiesa di S. Rocco... era situata all'angolo di via Roma con via Cavour. Nel maggio del 1728 in questa chiesa si vestì di ricchi abiti la statua della Mater Domini fatti venire da Napoli, prima di portarla processionalmente nel santuario. Fu distrutta prima del 1875, quando si sistemò via Roma, per cui oggi non ne rimangono tracce. Una statua in pietra di S. Rocco datata 1513, quasi certamente proveniente da questa chiesa, si conserva oggi nella chiesa di S. Filomena.

La Fornaia

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Il pane di una volta veniva fatto lievitare a lungo sia in casa che nel forno; veniva lasciato riposare sulle tavole fin quanto si completava il giro della raccolta. Era impastato con due sole qualità di farina, quella tenera e quella dura. La fornaia provvedeva ad ammucchiare le fascine di legna nei pressi del forno e prelevava il pane dalle case. Essa si svegliava con il rintocco della campana che suonava l’Ave Maria e, snodando a memoria le prenotazioni ricevute il giorno prima, iniziava il giro di avvertimenti urlando “chi deve impastare?” : era questa la prima chiamata. Le case si illuminavano per la lavorazione dell’impasto. Era una fatica mescolare una trentina di chili di farina: le famiglie erano tutte numerose, il pane doveva durare una settimana, si preparavano sei o sette “panedde” da quattro chili. L’impasto veniva avvolto in una coperta. La fornaia ritornava al forno per accendere il fuoco. La bocca del forno era situata sulla parete di fondo con pavimentazio

MESTIERI SCOMPARSI - IL CARBONAIO

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Questo mestiere veniva esercitato nei boschi del circondario, a Bernalda, ove vi erano fitte piante ad alto fusto, luogo ideale per i carbonari di Laterza che qui vi si recavano per raccogliere la legna. Si tagliava legna sufficiente per formare cataste di circa 100 quintali; si procedeva a spianare il terreno in forma circolare facendo assumere alla catasta una forma conica, coperto con uno strato di paglia e terra di 10 centimetri. Si formava una siepe di 20 centimetri di spessore alla base della catasta con lentisco ricoperto di paglia e di terra. Il fuoco veniva buttato nell’imboccatura e lasciato ardere per circa mezz’ora. La combustione, per essere perfetta, doveva essere uniforme: la legna doveva cuocere senza farla bruciare. Occorrevano otto giorni per concludere questa operazione. Tre carbonai erano sufficienti per una carbonaia, impegnati giorno e notte, quando il carbone era pronto si procedeva a sfornarlo, a spruzzargli l’acqua; quindi venivano messi nei sacchi e riport

CHIESA DI SAN LORENZO IL ROSONE

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"... Ampio e molto ben lavorato è il rosone centrale a "ruota di carro" formato da una successione di venti arcatelle gotiche. Esso fu completamente smontato per il restauro nel 1976. ..." In Foto dall'interno, com'era, com'è...