Santuario Mater Domini

La Chiesa del Santuario Mater Domini fu costruita tra il 1736 e il 1753 accanto all'antica chiesa rupestre di Santa Domenica, che ne divenne la cripta laterale. In essa troviamo l'immagine dipinta su di una pietra alta circa m 1.20 e larga m 0.70, di Santa Domenica, stupendo connubio di arte Bizantina e Normanna.
Dipinta molto probabilmente tra il IX ed il X secolo, questa lastra, era posta inizialmente sul lato sinistro dell'antica grotta; fu poi asportata e murata nel posto dove adesso la troviamo.
Santa Domenica

L'affresco più venerato è quello della Mater Domini: la Vergine è rappresentata a figura intera; il Bambino con i piedi calzati regge con la sinistra un rotulo chiuso e con la destra levata benedice alla greca. Ai piedi della Vergine vi è un fanciullo supplicante . La parte inferiore di questo affresco è visibile, ma con difficoltà essendovi stato costruito innanzi l'altare. Sotto vediamo l'Altare e sotto ancora l'effige intera.

Altare solennemente benedetto il 31 maggio 1650


La Sacra Effige

Altare solennemente benedetto il 31 maggio 1650

Sacra effige completa Foto Zilio Nicola

Unica nel suo genere, l'antica grotta si presenta suggestiva al visitatore. Alta ove quattro ove cinque metri, con nel centro un'ampia colonna rustica, pilastri ed archi in carpano locale a vista, rivestono oggi la vetusta chiesa e offrono ai fedeli la suggestione di antiche cripte.

Affresco in Cripta

Vetrate affrescate nel 1942 dal pittore Giuseppe Ciotti

Dettaglio vetrata Cripta (Ft Orazio Nardulli)

Nella penombra, nel silenzio, angeli e santi appaiono improvvisi nelle nicchie e la luce traspare dietro le vetrate affrescate nel 1942 dal pittore Giuseppe Ciotti.
Curiosità:
Il Giuseppe Ciotti pittore di cui sopra è il fratello del famoso telecronista Sandro Ciotti.

In Cripta San Sebastiano

In Cripta Sant'Agnese

Cripta, Le Volte






IL SANTUARIO
La costruzione del Santuario, fu iniziata nel 1736 e portata a termine diciassette anni dopo nel 1753. La consacrazione avvenne il 12 maggio del 1850, esattamente 200 anni dopo l'apparizione della Madonna.
Già percorrendo la strada della vecchia Fontana medievale si intravede il Campanile del Santuario. La chiesa appare gradatamente man mano ci si avvicina, costeggiando cantine e giardini lungo il viale. Oltre l'inferriata, fatta costruire nel 1876, si trovano sei arcate fornite di sedili.


Il Santuario visto da Via Concerie

Il Santuario visto da Via Concerie


Foto Reo




Veduta lato posteriore Santuario foto d'epoca



Il prospetto semplice è suddiviso in altezza in tre parti da sporgenti cornici. 




Santuario veduta aerea

L'interno del Santuario ha la forma di una grande croce latina con volta a vela divisa in tre parti.

Santuario Interno

Santuario Interno
Curiosità:
Sulla porta che dà nella sagrestia, vi era un antico organo.

Vi era un Organo sulla sinistra


L'interno del Santuario, nel 1972, fu restaurato dall'artista locale Nunzio Cafaro.

Celebrazione con l'Effige nella "nicchia"



Dipinto nella Prima Cappella


Crocifisso ligneo in seconda Cappella

Crocefisso Ligneo dettaglio


Dipinto terza Cappella



Dipinto nella quarta Cappella Nunzio Cafaro nel 1975
Quinta Cappella Madonna della rosa del 1758 di Aloysius Velpi




Sesta Cappella Madonna in piedi di Aloysius Velpi del 1758

Santuario Altare in cappella

Santuario interno contro facciata

Santuario Quadro in Sagrestia

Santuario Quadro in Sagrestia

Sacrestia - Lavabo in maiolica


(Fonte: Laterza Sacra di C. Dell'Aquila)