MESTIERI SCOMPARSI - IL CARBONAIO
Questo mestiere veniva esercitato nei boschi del circondario, a Bernalda, ove vi erano fitte piante ad alto fusto, luogo ideale per i carbonari di Laterza che qui vi si recavano per raccogliere la legna. Si tagliava legna sufficiente per formare cataste di circa 100 quintali; si procedeva a spianare il terreno in forma circolare facendo assumere alla catasta una forma conica, coperto con uno strato di paglia e terra di 10 centimetri. Si formava una siepe di 20 centimetri di spessore alla base della catasta con lentisco ricoperto di paglia e di terra. Il fuoco veniva buttato nell’imboccatura e lasciato ardere per circa mezz’ora. La combustione, per essere perfetta, doveva essere uniforme: la legna doveva cuocere senza farla bruciare. Occorrevano otto giorni per concludere questa operazione. Tre carbonai erano sufficienti per una carbonaia, impegnati giorno e notte, quando il carbone era pronto si procedeva a sfornarlo, a spruzzargli l’acqua; quindi venivano messi nei sacchi e riportati a Laterza.